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Temps nouveaux

Il ritratto di una famiglia di minatori italiani emigrati a Villerupt, al confine tra Francia e Lussemburgo, negli anni Sessanta del secolo scorso: la lotta per conservare l’identità culturale, le nuove generazioni, i mutamenti del lavoro, le trasformazioni del nuovo millennio. Ma Temps nouveaux, sceneggiato dal regista con Cristina Comencini e presentato in prima mondiale, è anche una sorprendente opera lirica, con interludi cantati e recitati, con parole di Valerio Magrelli e musiche di Carlo Crivelli. Caillat, maestro del film-essai, lavora con grande sensibilità sulla memoria ed espande i limiti del documentario, facendo dialogare forme narrative e artistiche apparentemente lontane.
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